lunedì 22 dicembre 2014

Buon Natale e felice anno nuovo


Le attività allo SBA-Raglio riprendono sabato 10 gennaio 2015. Auguri!
Erica, Massimo & il branco

venerdì 19 dicembre 2014

Le origini dello SBA-Raglio

Direttamente dai nostri filmati d'archivio, ecco lo SBA-Raglio ai suoi albori. In principio erano rovi e rifiuti. Grazie al lavoro volontario di un manipolo di temerari che hanno affrontato con tenacia la vegetazione selvaggia e i cumuli di rifiuti (ancor più selvaggi) nascosti nel sottobosco, l'area è stata recuperata. Poi sono arrivati asini, capre e galline. Infine sono arrivati i bambini e così è iniziata l'avventura dello SBA-Raglio.



giovedì 18 dicembre 2014

Il rinnovamento del panorama educativo delle comunità locali con l’introduzione di fattorie urbane e parchi giochi attivi come importanti spazi di apprendimento*


In Africa si dice che “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Allo stesso modo, oggi abbiamo bisogno di un ricco panorama educativo con varie opportunità di apprendimento, spazi che invitano i bambini a imparare e che consentono lo sviluppo olistico, globale. Un simile scenario variopinto incoraggia la gioia della scoperta, ha giardini, parchi, boschi, prati, spazi aperti e angoli dove i giovani sono in grado di organizzarsi e inventare il proprio gioco; ha luoghi e servizi dedicati alla trasmissione della conoscenza come scuole, asili e ancora campi sportivi organizzati e luoghi dove invece è possibile allenarsi liberamente, scuole di musica, biblioteche.

Inoltrandosi in questo panorama è possibile incontrare anche spazi in cui bambini e giovani possono immaginare nuovi mondi, come il circo, animati dallo spirito di scoperta o vivere la natura in modo autonomo come accade nella fattoria per giovani (city farm) o nel parco giochi attivo. Qui sperimentano la manualità e la cura degli animali, si occupano del fuoco, si cimentano in diversi lavori artigianali, si impegnano con responsabilità a costruire una stalla o manutenere le strutture esistenti, di loro spontanea iniziativa. Nel loro agire autonomamente, bambini e ragazzi sono supervisionati e supportati da educatori in uno spazio protetto.

Tale organizzazione permette di sviluppare competenze e di sperimentare l’impatto delle loro azioni sull’ambiente, facendo cioè esperienze di auto-efficacia. Oggi più che mai i bambini e i giovani hanno bisogno di un’ampia varietà di attività che gli permettano di fare esperienze stimolanti e vivaci, bilanciando la conoscenza trasmessa verbalmente. L’apprendimento che avviene nelle scuole è solo una parte del loro percorso formativo, una parte del cammino che li porterà ad divenire individui adulti autodeterminati; le pratiche sociali e il comportamento all’interno della famiglia e nel gruppo di pari sono altrettanto importanti. Ma ciò che conta maggiormente per i giovani è l’esperienza diretta con le persone intorno a loro e l’esperienza nell’ambiente. C’è molto poco tempo per questo tipo di esperienze oggi, oltre la scuola.
Probabilmente le cause sono il crescente utilizzo dei media nella vita di ogni giorno che porta a una mancanza di esperienze dirette e l’urbanizzazione dell’ambiente in cui viviamo che si traduce in una riduzione dei campi esperienziali.

Quindi abbiamo bisogno di una organizzazione diversa nel settore educativo: le scuole e gli altri attori del panorama educativo sono chiamati a trovare il loro posto all’interno di un quadro generale ponendosi gli uni accanto agli altri in modo da offrire alle giovani generazioni una gamma di possibilità utili a migliorare le competenze essenziali di cui hanno bisogno per affrontare la vita in modo positivo, ora e nel futuro.
La scuola come importante attore educativo, deve affrontare sempre più sfide e richieste. E’ praticamente impossibile soddisfare tutti i bisogni che gli si presentano dal momento che si trova a svolgere, oltre alla trasmissione di conoscenze teoriche, anche compiti educativi tradizionalmente affidati alle famiglie. Inoltre ci si attende che la scuola prevenga forme di comportamento indesiderato, dia ai giovani competenze sociali, la capacita d' agire e altro ancora. La scuola non può fare tutto ciò senza una rete di sostegno; un’ educazione olistica, nel senso di educazione comunitaria (locale) dei bambini e dei giovani, guadagna quindi una rilevanza notevole. 

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi (Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.) si propone come mediatore tra le agenzie educative e stimola la crescita di una rete tra spazi per l’apprendimento esistenti, in modo che i giovani siano in grado di esplorare l’ambiente circostante in modo consono alla loro età.
Finora troviamo spazi ben definti all’interno del panorama educativo, che possono essere frequentati in un arco di tempo stabilito, come scuole, centri di formazione, scuole di musica e società sportive. Queste realtà sono affiancate da altri spazi di apprendimento informali come parchi giochi e spazi aperti, altrettanto ben definiti. Per fornire una rete proficua e di supporto, nel concetto di educazione comunitaria sopra espresso, è necessario ben più di una rete di agenzie educative formali. C’è bisogno piuttosto di includere e collegare tutti gli attori educativi nella formazione dei giovani e dei bambini, specialmente le realtà informali. Le fattorie urbane e i parchi giochi attivi svolgono un ruolo particolare in questa rete; guadagnano naturalmente il consenso dei bambini del quartiere e diventano per loro un punto di riferimento, nonostante le incertezze economiche.

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi richiede che le scuole e gli altri attori all’interno della società trovino il modo di lavorare insieme in modo inter-professionale per garantire ad ogni bambino la possibilità di trarre il massimo beneficio dalla varietà di risorse locali, formali e informali, per una formazione integrale.

Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.
www.bdja.org

*traduzione a cura di Massimo Pini (i suggerimenti per migliorare la traduzione sono benvenuti: scrivete a passotrottogaloppo@gmail.com).

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lunedì 15 dicembre 2014

Arte Raglio, dalla stalla al Municipio

Nata in una stalla, messa in mostra nella biblioteca e approdata infine sul muro della sala del Consiglio comunale: questa è la peripezia di un'opera di “Arte Raglio”, la mostra che si è conclusa lo scorso sabato 6 dicembre. Non poteva finire meglio l'avventura di questa nostra piccola esperienza artistica nata durante i centri estivi in fattoria e conclusasi in Comune, alla presenza del Sindaco e due Assessori. Ma facciamo un passo indietro. 



Tutto è iniziato durante le vacanze estive. Qui allo SBA-Raglio, bambini dai 6 ai 12 anni hanno passato intere giornate nei boschi del Parco del Rio Vallone ad ascoltare la natura, arrampicarsi sugli alberi, prendersi cura degli animali. Tutte queste esperienze hanno liberato l’espressività che ha poi trovato spazio nei laboratori proposti ai bambini.
Queste creazioni artistiche sono poi diventate una mostra vera e propria, “Arte raglio” appunto, che è stata inaugurata presso lo spazio espositivo della biblioteca il 15 novembre. 



Ebbene, “Intreccio di mani e foglie”, l'opera che apriva il percorso della mostra e la riassumeva, è stata regalata dai bambini dello SBA-Raglio all'Amministrazione che l'ha accolta riservandole un posto d'onore: la parete della sala del Consiglio comunale presso il Municipio. E con l'opera, è stata anche accolta una delegazione di giovani artisti che domenica scorsa 7 dicembre, ha incontrato il Sindaco Giorgio Monti e gli Assessori Claudio Dozio e Michele Bonanomi. Dopo una breve presentazione personale e dell'istituzione comunale il Sindaco Monti ha invitato i bambini a sedersi tra i banchi del Consiglio per simulare una “seduta straordinaria per l'approvazione dell'affissione dell'opera” con tanto di presentazione del punto all'ordine del giorno, dichiarazioni di voto e votazione finale per alzata di mano. Ovviamente la maggioranza di questo speciale assemblea ha approvato la proposta ma non sono mancate le voci fuori dal coro di due astenuti, nel pieno rispetto della pluralità di opinioni.



Adesso la sala consiliare è un pò più colorata e i nostri "bambini agricoli" hanno conosciuto da vicino un pezzo di Stato italiano, uno dei luoghi della democrazia del nostro Paese. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato che dall'esercizio della creatività nella natura si sarebbe poi arrivati ad incontrare i rappresentanti della nostra Amministrazione, ma la cosa ci fa molto piacere. Questa vicenda riassume bene quell'approccio che caratterizza le attività dello SBA-Raglio, che possiamo chiamare educazione al territorio o educazione locale, e che considera la comunità (cioè il territorio e le persone che lo abitano) come la più importante ricchezza e fonte di esperienze di crescita.
 



Il Cittadino Vimercatese, sabato 13 dicembre 2012



Biblioasino a Bellusco

Nella mattina di sabato 6 dicembre i nostri Natalino e Neve sono arrivati in piazza Kennedy carichi di libri, in compagnia di Silvia Baioni, la bibliotecaria del paese. Dopo un attimo di perplessità, bambini e adulti hanno iniziato ad avvicinarsi ai due ciuchini e tra coccole e sorrisi ha avuto luogo il primo Biblioasino, ovvero una versione mobile, pelosa e affettuosa del più noto servizio bibliotecario.

Proprio così: per una volta non sono stati i cittadini a recarsi in Corte dei Frati ma sono stati i libri e la biblioteca ad andare in cerca di giovani lettori, incontrandoli per le strade del paese in un clima di stupore e magia. Una piccola rivoluzione davvero originale che risulta ancor più bizzarra se consideriamo che l'animale da sempre associato a stupidità e ignoranza è diventato così promotore di cultura e socialità.

Ben 49 i libri prestati agli altrettanti bambini che hanno ricevuto per l'occasione il titolo di “Amico dell'asino” attraverso l'attestato ufficiale di chi conosce e apprezza questo umile e dolce animale, la sua intelligenza, la sua generosità e la sua determinazione, talvolta interpretata dai più superficiali come testardaggine.

Infatti l'iniziativa, frutto della collaborazione tra la nostra associazione, la biblioteca civica e l'associazione “Asini si nasce e io lo nakkui” ha avuto tre fondamentali obiettivi: incoraggiare alla lettura, promuovere il prestito bibliotecario e valorizzare l'asino che, dopo avere rischiato l'estinzione, sta tornando alla ribalta grazie alla riscoperta delle sue qualità. 
 
Come saprete, il Biblioasino arriva da lontano. In origine chiamato Biblioburro, è nato in Colombia da un'idea di Luis Soriano, maestro della scuola primaria e bibliotecario ambulante con i suoi asini Alfa e Beto. E' poi arrivato in Italia col progetto “Biblioasino, libri in prestito a passo d'asino”, avviato nel 2010 da Lucia Pignatelli in compagnia del suo asino Serafino. Da allora Lucia e Serafino hanno fatto tanta strada insieme e come per incanto, dopo tanto tempo passato a trasportare libri e documenti sono finiti essi stessi tra le pagine di un libro intitolato “L'asino che legge” (Il Battello a Vapore, Serie Bianca, 5+ Ed. Piemme, 2014), raccontato dalle parole di Anna Lavatelli e dalle bellissime illustrazioni di Maurizia Rubino. 
 
Proprio Lucia Pignatelli è stata la protagonista del pomeriggio di sabato scorso dove presso la biblioteca ha presentato il libro davanti a una platea di bambini attenti e curiosi di conoscere l'avventura di Serafino, il primo asino bibliotecario d'Italia. E a seguire, spazio alla creatività con il laboratorio “Costruiamo l'asino marionetta” durante il quale tutti i bambini hanno realizzato un asinello di carta, stoffa e fili di lana colorati da portare a casa, come ricordo di questo incontro speciale.



mercoledì 3 dicembre 2014

Sette minuti di SBA-Raglio

City Farm? Fattoria urbana? Fatoria giovanile? Ancora non abbiamo trovato una definizione precisa per descrivere lo SBA-Raglio. In Germania saremmo una Jugendfarm, in Francia una Ferm Pedagogique... Quello che conta è che, anche in assenza di una precisa collocazione nelle categorie della nostra cultura/lingua, il progetto continua a crescere.


L'avventura dello SBA-Raglio è iniziata nella primavera del 2013 e questo video racconta il primo anno di lavoro con i 74 bambini che, con entusiasmo e costanza, hanno partecipato alle diverse attività proposte.

Buona visione.