lunedì 22 dicembre 2014

Buon Natale e felice anno nuovo


Le attività allo SBA-Raglio riprendono sabato 10 gennaio 2015. Auguri!
Erica, Massimo & il branco

venerdì 19 dicembre 2014

Le origini dello SBA-Raglio

Direttamente dai nostri filmati d'archivio, ecco lo SBA-Raglio ai suoi albori. In principio erano rovi e rifiuti. Grazie al lavoro volontario di un manipolo di temerari che hanno affrontato con tenacia la vegetazione selvaggia e i cumuli di rifiuti (ancor più selvaggi) nascosti nel sottobosco, l'area è stata recuperata. Poi sono arrivati asini, capre e galline. Infine sono arrivati i bambini e così è iniziata l'avventura dello SBA-Raglio.



giovedì 18 dicembre 2014

Il rinnovamento del panorama educativo delle comunità locali con l’introduzione di fattorie urbane e parchi giochi attivi come importanti spazi di apprendimento*


In Africa si dice che “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Allo stesso modo, oggi abbiamo bisogno di un ricco panorama educativo con varie opportunità di apprendimento, spazi che invitano i bambini a imparare e che consentono lo sviluppo olistico, globale. Un simile scenario variopinto incoraggia la gioia della scoperta, ha giardini, parchi, boschi, prati, spazi aperti e angoli dove i giovani sono in grado di organizzarsi e inventare il proprio gioco; ha luoghi e servizi dedicati alla trasmissione della conoscenza come scuole, asili e ancora campi sportivi organizzati e luoghi dove invece è possibile allenarsi liberamente, scuole di musica, biblioteche.

Inoltrandosi in questo panorama è possibile incontrare anche spazi in cui bambini e giovani possono immaginare nuovi mondi, come il circo, animati dallo spirito di scoperta o vivere la natura in modo autonomo come accade nella fattoria per giovani (city farm) o nel parco giochi attivo. Qui sperimentano la manualità e la cura degli animali, si occupano del fuoco, si cimentano in diversi lavori artigianali, si impegnano con responsabilità a costruire una stalla o manutenere le strutture esistenti, di loro spontanea iniziativa. Nel loro agire autonomamente, bambini e ragazzi sono supervisionati e supportati da educatori in uno spazio protetto.

Tale organizzazione permette di sviluppare competenze e di sperimentare l’impatto delle loro azioni sull’ambiente, facendo cioè esperienze di auto-efficacia. Oggi più che mai i bambini e i giovani hanno bisogno di un’ampia varietà di attività che gli permettano di fare esperienze stimolanti e vivaci, bilanciando la conoscenza trasmessa verbalmente. L’apprendimento che avviene nelle scuole è solo una parte del loro percorso formativo, una parte del cammino che li porterà ad divenire individui adulti autodeterminati; le pratiche sociali e il comportamento all’interno della famiglia e nel gruppo di pari sono altrettanto importanti. Ma ciò che conta maggiormente per i giovani è l’esperienza diretta con le persone intorno a loro e l’esperienza nell’ambiente. C’è molto poco tempo per questo tipo di esperienze oggi, oltre la scuola.
Probabilmente le cause sono il crescente utilizzo dei media nella vita di ogni giorno che porta a una mancanza di esperienze dirette e l’urbanizzazione dell’ambiente in cui viviamo che si traduce in una riduzione dei campi esperienziali.

Quindi abbiamo bisogno di una organizzazione diversa nel settore educativo: le scuole e gli altri attori del panorama educativo sono chiamati a trovare il loro posto all’interno di un quadro generale ponendosi gli uni accanto agli altri in modo da offrire alle giovani generazioni una gamma di possibilità utili a migliorare le competenze essenziali di cui hanno bisogno per affrontare la vita in modo positivo, ora e nel futuro.
La scuola come importante attore educativo, deve affrontare sempre più sfide e richieste. E’ praticamente impossibile soddisfare tutti i bisogni che gli si presentano dal momento che si trova a svolgere, oltre alla trasmissione di conoscenze teoriche, anche compiti educativi tradizionalmente affidati alle famiglie. Inoltre ci si attende che la scuola prevenga forme di comportamento indesiderato, dia ai giovani competenze sociali, la capacita d' agire e altro ancora. La scuola non può fare tutto ciò senza una rete di sostegno; un’ educazione olistica, nel senso di educazione comunitaria (locale) dei bambini e dei giovani, guadagna quindi una rilevanza notevole. 

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi (Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.) si propone come mediatore tra le agenzie educative e stimola la crescita di una rete tra spazi per l’apprendimento esistenti, in modo che i giovani siano in grado di esplorare l’ambiente circostante in modo consono alla loro età.
Finora troviamo spazi ben definti all’interno del panorama educativo, che possono essere frequentati in un arco di tempo stabilito, come scuole, centri di formazione, scuole di musica e società sportive. Queste realtà sono affiancate da altri spazi di apprendimento informali come parchi giochi e spazi aperti, altrettanto ben definiti. Per fornire una rete proficua e di supporto, nel concetto di educazione comunitaria sopra espresso, è necessario ben più di una rete di agenzie educative formali. C’è bisogno piuttosto di includere e collegare tutti gli attori educativi nella formazione dei giovani e dei bambini, specialmente le realtà informali. Le fattorie urbane e i parchi giochi attivi svolgono un ruolo particolare in questa rete; guadagnano naturalmente il consenso dei bambini del quartiere e diventano per loro un punto di riferimento, nonostante le incertezze economiche.

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi richiede che le scuole e gli altri attori all’interno della società trovino il modo di lavorare insieme in modo inter-professionale per garantire ad ogni bambino la possibilità di trarre il massimo beneficio dalla varietà di risorse locali, formali e informali, per una formazione integrale.

Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.
www.bdja.org

*traduzione a cura di Massimo Pini (i suggerimenti per migliorare la traduzione sono benvenuti: scrivete a passotrottogaloppo@gmail.com).

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lunedì 15 dicembre 2014

Arte Raglio, dalla stalla al Municipio

Nata in una stalla, messa in mostra nella biblioteca e approdata infine sul muro della sala del Consiglio comunale: questa è la peripezia di un'opera di “Arte Raglio”, la mostra che si è conclusa lo scorso sabato 6 dicembre. Non poteva finire meglio l'avventura di questa nostra piccola esperienza artistica nata durante i centri estivi in fattoria e conclusasi in Comune, alla presenza del Sindaco e due Assessori. Ma facciamo un passo indietro. 



Tutto è iniziato durante le vacanze estive. Qui allo SBA-Raglio, bambini dai 6 ai 12 anni hanno passato intere giornate nei boschi del Parco del Rio Vallone ad ascoltare la natura, arrampicarsi sugli alberi, prendersi cura degli animali. Tutte queste esperienze hanno liberato l’espressività che ha poi trovato spazio nei laboratori proposti ai bambini.
Queste creazioni artistiche sono poi diventate una mostra vera e propria, “Arte raglio” appunto, che è stata inaugurata presso lo spazio espositivo della biblioteca il 15 novembre. 



Ebbene, “Intreccio di mani e foglie”, l'opera che apriva il percorso della mostra e la riassumeva, è stata regalata dai bambini dello SBA-Raglio all'Amministrazione che l'ha accolta riservandole un posto d'onore: la parete della sala del Consiglio comunale presso il Municipio. E con l'opera, è stata anche accolta una delegazione di giovani artisti che domenica scorsa 7 dicembre, ha incontrato il Sindaco Giorgio Monti e gli Assessori Claudio Dozio e Michele Bonanomi. Dopo una breve presentazione personale e dell'istituzione comunale il Sindaco Monti ha invitato i bambini a sedersi tra i banchi del Consiglio per simulare una “seduta straordinaria per l'approvazione dell'affissione dell'opera” con tanto di presentazione del punto all'ordine del giorno, dichiarazioni di voto e votazione finale per alzata di mano. Ovviamente la maggioranza di questo speciale assemblea ha approvato la proposta ma non sono mancate le voci fuori dal coro di due astenuti, nel pieno rispetto della pluralità di opinioni.



Adesso la sala consiliare è un pò più colorata e i nostri "bambini agricoli" hanno conosciuto da vicino un pezzo di Stato italiano, uno dei luoghi della democrazia del nostro Paese. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato che dall'esercizio della creatività nella natura si sarebbe poi arrivati ad incontrare i rappresentanti della nostra Amministrazione, ma la cosa ci fa molto piacere. Questa vicenda riassume bene quell'approccio che caratterizza le attività dello SBA-Raglio, che possiamo chiamare educazione al territorio o educazione locale, e che considera la comunità (cioè il territorio e le persone che lo abitano) come la più importante ricchezza e fonte di esperienze di crescita.
 



Il Cittadino Vimercatese, sabato 13 dicembre 2012



Biblioasino a Bellusco

Nella mattina di sabato 6 dicembre i nostri Natalino e Neve sono arrivati in piazza Kennedy carichi di libri, in compagnia di Silvia Baioni, la bibliotecaria del paese. Dopo un attimo di perplessità, bambini e adulti hanno iniziato ad avvicinarsi ai due ciuchini e tra coccole e sorrisi ha avuto luogo il primo Biblioasino, ovvero una versione mobile, pelosa e affettuosa del più noto servizio bibliotecario.

Proprio così: per una volta non sono stati i cittadini a recarsi in Corte dei Frati ma sono stati i libri e la biblioteca ad andare in cerca di giovani lettori, incontrandoli per le strade del paese in un clima di stupore e magia. Una piccola rivoluzione davvero originale che risulta ancor più bizzarra se consideriamo che l'animale da sempre associato a stupidità e ignoranza è diventato così promotore di cultura e socialità.

Ben 49 i libri prestati agli altrettanti bambini che hanno ricevuto per l'occasione il titolo di “Amico dell'asino” attraverso l'attestato ufficiale di chi conosce e apprezza questo umile e dolce animale, la sua intelligenza, la sua generosità e la sua determinazione, talvolta interpretata dai più superficiali come testardaggine.

Infatti l'iniziativa, frutto della collaborazione tra la nostra associazione, la biblioteca civica e l'associazione “Asini si nasce e io lo nakkui” ha avuto tre fondamentali obiettivi: incoraggiare alla lettura, promuovere il prestito bibliotecario e valorizzare l'asino che, dopo avere rischiato l'estinzione, sta tornando alla ribalta grazie alla riscoperta delle sue qualità. 
 
Come saprete, il Biblioasino arriva da lontano. In origine chiamato Biblioburro, è nato in Colombia da un'idea di Luis Soriano, maestro della scuola primaria e bibliotecario ambulante con i suoi asini Alfa e Beto. E' poi arrivato in Italia col progetto “Biblioasino, libri in prestito a passo d'asino”, avviato nel 2010 da Lucia Pignatelli in compagnia del suo asino Serafino. Da allora Lucia e Serafino hanno fatto tanta strada insieme e come per incanto, dopo tanto tempo passato a trasportare libri e documenti sono finiti essi stessi tra le pagine di un libro intitolato “L'asino che legge” (Il Battello a Vapore, Serie Bianca, 5+ Ed. Piemme, 2014), raccontato dalle parole di Anna Lavatelli e dalle bellissime illustrazioni di Maurizia Rubino. 
 
Proprio Lucia Pignatelli è stata la protagonista del pomeriggio di sabato scorso dove presso la biblioteca ha presentato il libro davanti a una platea di bambini attenti e curiosi di conoscere l'avventura di Serafino, il primo asino bibliotecario d'Italia. E a seguire, spazio alla creatività con il laboratorio “Costruiamo l'asino marionetta” durante il quale tutti i bambini hanno realizzato un asinello di carta, stoffa e fili di lana colorati da portare a casa, come ricordo di questo incontro speciale.



mercoledì 3 dicembre 2014

Sette minuti di SBA-Raglio

City Farm? Fattoria urbana? Fatoria giovanile? Ancora non abbiamo trovato una definizione precisa per descrivere lo SBA-Raglio. In Germania saremmo una Jugendfarm, in Francia una Ferm Pedagogique... Quello che conta è che, anche in assenza di una precisa collocazione nelle categorie della nostra cultura/lingua, il progetto continua a crescere.


L'avventura dello SBA-Raglio è iniziata nella primavera del 2013 e questo video racconta il primo anno di lavoro con i 74 bambini che, con entusiasmo e costanza, hanno partecipato alle diverse attività proposte.

Buona visione.

sabato 29 novembre 2014

Invito per una narrazione collettiva


Non ci capita molto spesso di avere tempo e modo di ascoltare dai genitori come il proprio figlio o la propria figlia stia vivendo l'esperienza allo SBA-Raglio. Tuttavia siamo convinti che un confronto di questo tipo possa essere una preziosa fonte di riflessione.
Dopo un anno e mezzo di avventure agricole, escursioni a dorso d'asino, centri estivi "selvatici" e altre iniziative che ci hanno portato a collaborare col Pedibus e la biblioteca (e chissà dove ancora ci porteranno), sentiamo il bisogno di aprire uno spazio di condivisione con tutti coloro che sono diventati nostri compagni di viaggio.
Ci interessa conoscere il vissuto individuale che ognuno ha dello SBA-Raglio, sia quello dei genitori che quello dei bambini. Per questo non proponiamo un questionario anonimo ma chiediamo una restituzione libera e personale a tutti coloro che frequentano questa bizzarra fattoria.

Cos'è lo SBA-Raglio, come lo descriveresti? Che importanza ha, per te e tuo figlio o tua figlia, questo progetto? Quali aspetti positivi e quali criticità? E già che ci siamo, spazio alla fantasia, raccontaci come vorresti che diventasse.
Bastano anche poche semplici parole, le prime che affiorano alla mente.

Potete
 consegnare il vostro manoscritto nella cassetta della posta che abbiamo messo in casa tenda ma valgono anche le e-mail.

Tutti i contributi verranno raccolti in una narrazione collettiva e condivisa che entrerà a pieno titolo nella nostra documentazione. 
Grazie a tutti coloro che dedicheranno un pò del loro tempo per mettere in comune il loro pensiero.

Massimo, Erica & il branco

martedì 25 novembre 2014

Calendario del Pedibus con l’asino

  • 19 novembre, pedibus verde, via Matteotti;
  • 26 novembre, pedibus giallo, via Indipendenza;
  • 3 dicembre, pedibus rosso, via papa Giovanni XXIII, angolo San Francesco;
  • 10 dicembre pedibus rosa, via della Cooperazione;
  • 17 dicembre, pedibus blu, via Marconi;
  • 7 gennaio, pedibus arancio, via Pace;
  • 14 gennaio, pedibus verde, via Matteotti;
  • 21 gennaio, pedibus giallo, via Indipendenza;
  • 28 gennaio, pedibus rosso, via papa Giovanni XXIII, angolo San Francesco;
  • 4 febbraio, pedibus rosa, via della Cooperazione;
  • 11 febbraio, pedibus blu, via Marconi;
  • 18 febbraio, pedibus arancio, via Pace;
  • 25 febbraio, pedibus verde, via Matteotti;
  • 4 marzo, pedibus giallo, via Indipendenza;
  • 11 marzo, pedibus rosso, via papa Giovanni XXIII, angolo San Francesco;
  • 18 marzo, pedibus rosa, via della Cooperazione;
  • 25 marzo, pedibus blu, via Marconi;
  • 1 aprile, pedibus arancio, via Pace;
  • 15 aprile, pedibus verde, via Matteotti;
  • 22 aprile, pedibus giallo, via Indipendenza;
  • 29 aprile, pedibus rosso, via papa Giovanni XXIII, angolo San Francesco;
  • 6 maggio, pedibus rosa, via della Cooperazione;
  • 13 maggio, pedibus blu, via Marconi;
  • 20 maggio, pedibus arancio, via Pace;
  • 27 maggio, pedibus verde, via Matteotti;
  • 3 giugno, pedibus giallo, via Indipendenza.


E il Biblioasino arriva anche a Bellusco


Siamo pronti a varcare i confini mezzaghesi, per portare nelle strade, a dorso d'asino la Biblioteca Civica Di Bellusco in compagnia dei nostri asini bibliotecari Neve e Natalino. Appuntamento per sabato 6 dicembre, ore 11,00 e a seguire, nel pomeriggio, presentazione del libro Biblioasino, asino che legge, con Lucia Pignatelli e il suo magico laoratorio "Costruiamo l'asino marionetta". 

Arte Raglio, il video


Video dell'allestimento e dell'inaugurazione della mostra Arte Raglio, dal 15 novembre al 6 dicembre 2014 presso la biblioteca di Mezzago.

lunedì 17 novembre 2014

Arte Raglio in mostra fino al 6 dicembre

Surrealismo, pop art, avanguardie e arte concettuale: tutte categorie che avrete già sentito. A Mezzago però questa estate, durante il centro estivo frequentato da bambini tra i 6 e i 12 anni, è nato un nuovo movimento artistico che va sotto il nome di “Arte raglio”, così sembra sia stato definito dai suoi giovani inventori. Probabilmente non verrà riportato nei manuali di storia dell’arte ma sicuramente rimarrà nella memoria dei giovani artisti che hanno passato l’estate allo SBA-Raglio, tra escursioni a dorso d’asino e laboratori creativi.
Qui, infatti, circa cinquanta bambini hanno vissuto intere giornate nei boschi del Parco del Rio Vallone ad ascoltare la natura, arrampicarsi sugli alberi, giocare sull’erba scalzi. Tutte queste esperienze hanno liberato l’espressività che ha poi trovato spazio nei laboratori proposti da Erica che oltre ad essere educatrice-asinara è anche studentessa di Terapeutica Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.



Queste esperienze creative, nate tra i boschi e la stalla, sono ora diventate una mostra vera e propria, “Arte raglio” appunto, che è stata innaugurata presso lo spazio espositivo della biblioteca di Mezzago lo scorso sabato 15 novembre alle ore 10,30. I tanti e curiosi visitatori hanno avuto il privilegio di essere accompagnati da guide speciali, nientemeno che gli autori delle opere d’arte.
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti gli intervenuti perchè con la loro presenza hanno dimostrato a bambini e bambine attenzione incoraggiando e sostenedo la loro creatività e espressività.

Per noi la mostra è anche l'occasione per una riflessione sul rapporto tra arte e natura, sempre più presente nella proposta dello SBA-Raglio. 
Vivere in contatto con piante e animali ci aiuta ad affinare i nostri sensi, a osservare il mondo con curiosità e a stupirci: tutto ciò è qualcosa di molto simile all’esperienza artistica

Arte e natura si alimentano reciprocamente. Se la natura stimola la creatività, l’espressione artistica permette di guardare la natura con rinnovato entusiasmo e mistero; è un circolo virtuoso che contribuisce alla creazione di un rapporto intimo e affettivo con il territorio. Senza andare lontano, infatti, ci basta una passeggiata nei campi, tuffarci tra i fili d’erba o sostare sulla riva di uno stagno per sentirci esploratori di mondi fantastici. I percorsi artistici che proponiamo in seguito, permettono ai bambini di rielaborare l’esperienza in modo personale e creativo.

Arte Raglio è visibile fino al 6 dicembre, saranno graditissimi i vostri commenti nel guestbook.

Ringraziamo l'Amministrazione comunale per la disponibilità degli spazi espositivi, in particolare l'Assessore Claudio Dozio e tutto lo staff della biblioteca (Lorenzo, Fabiola, Gianna, Teresa) per la disponibilità. Grazie anche allo Studio Fotografico Giudicianni&Biffi e l'Associazione Cinciallegra Busnago per l'aiuto nell'allestimento.

Erica e Massimo

giovedì 16 ottobre 2014

Storia di un asino bibliotecario

Sabato 25 ottobre, alle 10,30 presso la Sala civica della Biblioteca di Mezzago si terrà la presentazione del libro "Asino che legge" di Anna Lavatelli (Il battello a vapore, Piemme, 2014), ovvero l'incredibile storia del primo asino bibliotecario. A introdurci tra le pagine di questa avventura a passo lento ci sarà nientemeno che Lucia Pignatelli, eccentrica bibliotecaria che nel 2010, in compagnia del suo collega dalle orecchie lunghe Serafino, ha dato vita al progetto "Biblioasino, libri in prestito a passo d'asino".
Dopo avere ascoltato l'esperienza di Lucia e alcuni estratti del libro, ci sarà il laboratorio "Costruiamo l'asino-marionetta" grazie al quale tutti i bambini potranno dare sfogo alla creatività nella realizzazione di un piccolo asino da portare a casa con sè. Infine tutti i presenti potranno prendere in prestito un libro da un vero Biblioasino, interpretato per l'occasione dal nostro Neve. Ricordatevi la tessera della biblioteca!

lunedì 21 aprile 2014

"Compagni di b(r)anco in cammino": il Pedibus incontra l'asino


Ringraziamo lo Studio fotografico Giudicianni&Biffi per le foto
A Mezzago il Pedibus è una realtà quotidiana consolidata, forte di un decennio di storia e di un gruppo di trenta volontari appassionati. Andare a scuola a piedi e in compagnia dei propri compagni di classe è ormai la norma.
A dicembre del 2013, però, è successo qualcosa di eccezionale: al capolinea del Pedibus arancione, pronti ad accogliere i bambini c'eravamo anche noi (Massimo e Erica) e due asini attrezzati di basto e gerle per il trasporto degli zaini. Dopo lo stupore iniziale, reciproco tra asini e giovani scolari, sono bastate poche carezze per fare amicizia e partire insieme verso i banchi di scuola. Di fermata in fermata la compagnia del Pedibus si allargava coinvolgendo nella piccola carovana nuovi compagni di viaggio: bambini, genitori, nonni, tutti molto sorpresi e felici di condividere il cammino con gli asini Neve ed Elisa. Anche chi viaggiava a bordo di un'automobile rallentava e sorrideva.

Dopo sei giorni di sperimentazione di Pedibus con l'asino, ci siamo affezionati a questa idea che, nella sua semplicità, crediamo possa contribuire al benessere della vita cittadina. Così, grazie al contributo della Pro Loco Mezzago abbiamo realizzato il progetto “Compagni di b(r)anco in cammino” e gli asini sono tornati ad accompagnare il Pedibus per due giorni alla settimana (tutti i mercoledì e giovedì), da marzo a giugno 2014.

Fino alla fine dell'anno scolastico, attraverso 18 incontri, le sei linee di Pedibus saranno accompagnate da due asini che aiuteranno bambini e bambine a portare gli zaini, condividendo la breve camminata da casa a scuola per iniziare la giornata col sorriso.

Oltre a promuovere l'andare a piedi e la mobilità dolce come pratica salutare, sostenibile e prosociale, fanno da corollario a questo progetto alcune riflessioni.

Ci piace avvicinare l'asino al mondo della scuola per sfatare alcuni stereotipi legati al mondo animale, come l'idea che si ha comunemente del branco.
Il branco, talvolta è l'immagine usata dalla cronaca per riferire di fatti di violenza. Al contrario, da un punto di vista etologico, il branco rappresenta una forma molto sviluppata di vita sociale che possiamo riscontrare in molte specie animali, asino compreso. Il branco è una comunità di individui
caratterizzata da forti legami di reciprocità all'interno della quale ognuno sta bene in virtù della presenza degli altri. Esattamente come nelle comunità umane ci sono i leader, le gerarchie e diverse funzioni a seconda del carattere dei membri. Il branco è molteplicità di soggetti diversi e collettività unitaria: proprio come una classe di scuola. Ecco perchè il progetto è stato chiamato “Compagni di b(r)anco in cammino”.

A proposito di luoghi comuni, l'asino offre l'occasione di affrontare il tema del pregiudizio. L'asino infatti è considerato il simbolo della stupidaggine e dell'ignoranza e la scuola è sicuramente tra i maggiori responsabili della diffusione di questo stereotipo. In verità l'asino è un animale molto intelligente che collabora con l'uomo solo se è trattato gentilmente. Ha una forte personalità, e non fa nulla se non è autenticamente convinto. Basta conoscere e frequentare un pò un somarello per capire che "asino", non può che essere un complimento.
 
Infine il progetto "Compagni di b(r)anco in cammino" rappresenta un ponte tra la città e la campagna. Infatti i bambini che conosciamo durante il Pedibus poi ci vengono a trovare durante il fine settimana allo SBA-Raglio e partecipano alle nostre attività di educazione al territorio, attraverso passeggiate per boschi e sentieri. Viceversa, ogni volta che gli asini accompagniamo il Pedibus a scuola, portano in città un po' di natura e un po' di tradizione. Gli anziani tornano subito alla loro gioventù con la memoria e raccontano ai nipoti come vivevano da bambini, quali erano i loro giochi... ebbene, l'asino facilita l'incontro tra le generazioni e tra le culture. Ma qui si aprono tutta una serie di riflessioni che potrebbero dar luogo a un altro progetto. Chissà.

Foto: Giudicianni&Biffi

Un'estate allo SBA-Raglio

Sono aperte le iscrizioni alle Settimane Verdi con l'asino. Qui trovate tutte le informazioni per un'estate all'insegna di natura, agricoltura e avventura.

venerdì 28 febbraio 2014

Che cos'è l'equitazione agricola con l'asino?

Questa domanda ci viene posta ogni qualvolta raccontiamo il nostro progetto a qualcuno. Domanda più che legittima, visto che siamo in pochi (probabilmente i soli) a usare questi termini.
Per equitazione intendiamo una buona comunicazione e interazione con l'asino (l'equino in questione), tenendo sempre in considerazione il suo punto di vista, prendendoci cura di lui, sforzandoci di “pensare come un asino”. Già, perchè se per l'uomo il modo più veloce per andare da A a B è una linea retta, per l'asino potrebbe essere una linea curva, condita di soste per annusare l'aria, ascoltare l'ambiente, osservare il paesaggio. E così impariamo a osservare, ascoltare, percorrere nuove strade.
Per equitazione agricola intendiamo il lavoro in compagnia dell'asino: preparare la terra per l'orto, trasportare legna e fieno con calesse, portare la verdura col basto, effettuare la manutenzione dei sentieri. In sostanza, l'equitazione agricola è ciò che l'uomo fa da cinquemila anni or sono, allorché iniziò la domesticazione dell'asino: è una tradizione non scritta, una cultura familiare ancora ai nostri nonni dell'Italia rurale ma oggigiorno in gran parte dimenticata (almeno qui, nel mondo moderno occidentale).
L'equitazione agricola è per noi un modo per vivere a stretto contatto con l'ambiente naturale, in modo attivo, prendendosi cura del territorio in compagnia dell'asino, formidabile compagno di avventura e di lavoro capace di avvicinare e fare innamorare i giovani all'agricoltura e al rispetto della terra. Ecco perchè, riteniamo questa attività, oltre che inevitabilmente divertente, anche profondamente educativa.

Pippo in primo piano; raccolta di zucchine sullo sfondo.