giovedì 18 dicembre 2014

Il rinnovamento del panorama educativo delle comunità locali con l’introduzione di fattorie urbane e parchi giochi attivi come importanti spazi di apprendimento*


In Africa si dice che “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Allo stesso modo, oggi abbiamo bisogno di un ricco panorama educativo con varie opportunità di apprendimento, spazi che invitano i bambini a imparare e che consentono lo sviluppo olistico, globale. Un simile scenario variopinto incoraggia la gioia della scoperta, ha giardini, parchi, boschi, prati, spazi aperti e angoli dove i giovani sono in grado di organizzarsi e inventare il proprio gioco; ha luoghi e servizi dedicati alla trasmissione della conoscenza come scuole, asili e ancora campi sportivi organizzati e luoghi dove invece è possibile allenarsi liberamente, scuole di musica, biblioteche.

Inoltrandosi in questo panorama è possibile incontrare anche spazi in cui bambini e giovani possono immaginare nuovi mondi, come il circo, animati dallo spirito di scoperta o vivere la natura in modo autonomo come accade nella fattoria per giovani (city farm) o nel parco giochi attivo. Qui sperimentano la manualità e la cura degli animali, si occupano del fuoco, si cimentano in diversi lavori artigianali, si impegnano con responsabilità a costruire una stalla o manutenere le strutture esistenti, di loro spontanea iniziativa. Nel loro agire autonomamente, bambini e ragazzi sono supervisionati e supportati da educatori in uno spazio protetto.

Tale organizzazione permette di sviluppare competenze e di sperimentare l’impatto delle loro azioni sull’ambiente, facendo cioè esperienze di auto-efficacia. Oggi più che mai i bambini e i giovani hanno bisogno di un’ampia varietà di attività che gli permettano di fare esperienze stimolanti e vivaci, bilanciando la conoscenza trasmessa verbalmente. L’apprendimento che avviene nelle scuole è solo una parte del loro percorso formativo, una parte del cammino che li porterà ad divenire individui adulti autodeterminati; le pratiche sociali e il comportamento all’interno della famiglia e nel gruppo di pari sono altrettanto importanti. Ma ciò che conta maggiormente per i giovani è l’esperienza diretta con le persone intorno a loro e l’esperienza nell’ambiente. C’è molto poco tempo per questo tipo di esperienze oggi, oltre la scuola.
Probabilmente le cause sono il crescente utilizzo dei media nella vita di ogni giorno che porta a una mancanza di esperienze dirette e l’urbanizzazione dell’ambiente in cui viviamo che si traduce in una riduzione dei campi esperienziali.

Quindi abbiamo bisogno di una organizzazione diversa nel settore educativo: le scuole e gli altri attori del panorama educativo sono chiamati a trovare il loro posto all’interno di un quadro generale ponendosi gli uni accanto agli altri in modo da offrire alle giovani generazioni una gamma di possibilità utili a migliorare le competenze essenziali di cui hanno bisogno per affrontare la vita in modo positivo, ora e nel futuro.
La scuola come importante attore educativo, deve affrontare sempre più sfide e richieste. E’ praticamente impossibile soddisfare tutti i bisogni che gli si presentano dal momento che si trova a svolgere, oltre alla trasmissione di conoscenze teoriche, anche compiti educativi tradizionalmente affidati alle famiglie. Inoltre ci si attende che la scuola prevenga forme di comportamento indesiderato, dia ai giovani competenze sociali, la capacita d' agire e altro ancora. La scuola non può fare tutto ciò senza una rete di sostegno; un’ educazione olistica, nel senso di educazione comunitaria (locale) dei bambini e dei giovani, guadagna quindi una rilevanza notevole. 

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi (Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.) si propone come mediatore tra le agenzie educative e stimola la crescita di una rete tra spazi per l’apprendimento esistenti, in modo che i giovani siano in grado di esplorare l’ambiente circostante in modo consono alla loro età.
Finora troviamo spazi ben definti all’interno del panorama educativo, che possono essere frequentati in un arco di tempo stabilito, come scuole, centri di formazione, scuole di musica e società sportive. Queste realtà sono affiancate da altri spazi di apprendimento informali come parchi giochi e spazi aperti, altrettanto ben definiti. Per fornire una rete proficua e di supporto, nel concetto di educazione comunitaria sopra espresso, è necessario ben più di una rete di agenzie educative formali. C’è bisogno piuttosto di includere e collegare tutti gli attori educativi nella formazione dei giovani e dei bambini, specialmente le realtà informali. Le fattorie urbane e i parchi giochi attivi svolgono un ruolo particolare in questa rete; guadagnano naturalmente il consenso dei bambini del quartiere e diventano per loro un punto di riferimento, nonostante le incertezze economiche.

La Federazione tedesca delle Fattorie urbane e Parchi giochi attivi richiede che le scuole e gli altri attori all’interno della società trovino il modo di lavorare insieme in modo inter-professionale per garantire ad ogni bambino la possibilità di trarre il massimo beneficio dalla varietà di risorse locali, formali e informali, per una formazione integrale.

Bund der Jugendfarmen und Aktivspielplätze e.V.
www.bdja.org

*traduzione a cura di Massimo Pini (i suggerimenti per migliorare la traduzione sono benvenuti: scrivete a passotrottogaloppo@gmail.com).

Read the article in German.
Read the article in English.

Nessun commento:

Posta un commento