lunedì 21 aprile 2014

"Compagni di b(r)anco in cammino": il Pedibus incontra l'asino


Ringraziamo lo Studio fotografico Giudicianni&Biffi per le foto
A Mezzago il Pedibus è una realtà quotidiana consolidata, forte di un decennio di storia e di un gruppo di trenta volontari appassionati. Andare a scuola a piedi e in compagnia dei propri compagni di classe è ormai la norma.
A dicembre del 2013, però, è successo qualcosa di eccezionale: al capolinea del Pedibus arancione, pronti ad accogliere i bambini c'eravamo anche noi (Massimo e Erica) e due asini attrezzati di basto e gerle per il trasporto degli zaini. Dopo lo stupore iniziale, reciproco tra asini e giovani scolari, sono bastate poche carezze per fare amicizia e partire insieme verso i banchi di scuola. Di fermata in fermata la compagnia del Pedibus si allargava coinvolgendo nella piccola carovana nuovi compagni di viaggio: bambini, genitori, nonni, tutti molto sorpresi e felici di condividere il cammino con gli asini Neve ed Elisa. Anche chi viaggiava a bordo di un'automobile rallentava e sorrideva.

Dopo sei giorni di sperimentazione di Pedibus con l'asino, ci siamo affezionati a questa idea che, nella sua semplicità, crediamo possa contribuire al benessere della vita cittadina. Così, grazie al contributo della Pro Loco Mezzago abbiamo realizzato il progetto “Compagni di b(r)anco in cammino” e gli asini sono tornati ad accompagnare il Pedibus per due giorni alla settimana (tutti i mercoledì e giovedì), da marzo a giugno 2014.

Fino alla fine dell'anno scolastico, attraverso 18 incontri, le sei linee di Pedibus saranno accompagnate da due asini che aiuteranno bambini e bambine a portare gli zaini, condividendo la breve camminata da casa a scuola per iniziare la giornata col sorriso.

Oltre a promuovere l'andare a piedi e la mobilità dolce come pratica salutare, sostenibile e prosociale, fanno da corollario a questo progetto alcune riflessioni.

Ci piace avvicinare l'asino al mondo della scuola per sfatare alcuni stereotipi legati al mondo animale, come l'idea che si ha comunemente del branco.
Il branco, talvolta è l'immagine usata dalla cronaca per riferire di fatti di violenza. Al contrario, da un punto di vista etologico, il branco rappresenta una forma molto sviluppata di vita sociale che possiamo riscontrare in molte specie animali, asino compreso. Il branco è una comunità di individui
caratterizzata da forti legami di reciprocità all'interno della quale ognuno sta bene in virtù della presenza degli altri. Esattamente come nelle comunità umane ci sono i leader, le gerarchie e diverse funzioni a seconda del carattere dei membri. Il branco è molteplicità di soggetti diversi e collettività unitaria: proprio come una classe di scuola. Ecco perchè il progetto è stato chiamato “Compagni di b(r)anco in cammino”.

A proposito di luoghi comuni, l'asino offre l'occasione di affrontare il tema del pregiudizio. L'asino infatti è considerato il simbolo della stupidaggine e dell'ignoranza e la scuola è sicuramente tra i maggiori responsabili della diffusione di questo stereotipo. In verità l'asino è un animale molto intelligente che collabora con l'uomo solo se è trattato gentilmente. Ha una forte personalità, e non fa nulla se non è autenticamente convinto. Basta conoscere e frequentare un pò un somarello per capire che "asino", non può che essere un complimento.
 
Infine il progetto "Compagni di b(r)anco in cammino" rappresenta un ponte tra la città e la campagna. Infatti i bambini che conosciamo durante il Pedibus poi ci vengono a trovare durante il fine settimana allo SBA-Raglio e partecipano alle nostre attività di educazione al territorio, attraverso passeggiate per boschi e sentieri. Viceversa, ogni volta che gli asini accompagniamo il Pedibus a scuola, portano in città un po' di natura e un po' di tradizione. Gli anziani tornano subito alla loro gioventù con la memoria e raccontano ai nipoti come vivevano da bambini, quali erano i loro giochi... ebbene, l'asino facilita l'incontro tra le generazioni e tra le culture. Ma qui si aprono tutta una serie di riflessioni che potrebbero dar luogo a un altro progetto. Chissà.

Foto: Giudicianni&Biffi

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